La maggior parte delle persone ipertese richiede più di un farmaco per controllare la pressione sanguigna.
La British Hypertension Society raccomanda un algoritmo di trattamento, chiamato AB/CD, dove ogni lettera indica una classe di farmaci antipertensivi.
L’ipertensione può essere classificata come “alta renina��? o “bassa renina��?.
L’ipertensione ad “alta renina “ risponde bene ai farmaci che inibiscono il sistema renina-angiotensina, come gli Ace inibitori o gli antagonisti del recettore dell’angiotensina ( A ), o i beta-bloccanti ( B ) , mentre l’ipertensione “ a bassa renina “ risponde ai farmaci che non agiscono sul sistema renina-angiotensina, come i calcioantagonisti ( C ) o i diuretici ( D ).
Le persone d’età inferiore a 55 anni, tendono ad avere più alti livelli di renina rispetto ai soggetti d’età superiore ai 55 anni o ai soggetti di razza nera.
Gli Ace-inibitori, i sartani o i betabloccanti sono generalmente più efficaci dei calcioantagonisti e dei diuretici, come trattamento iniziale dell’ipertensione nei pazienti più giovani.
I calcioantagonisti ed i diuretici risultano invece più efficaci nei pazienti più anziani, o nei soggetti di razza nera di ogni età.
Nei casi d’ipertensione più grave è necessario utilizzare una combinazione di farmaci.
Le combinazioni più logiche secondo la British Hypertension Society sono: ( A o B ) + ( C + D ).
Nei casi di ipertensione resistente al trattamento può essere impiegata la formula A + B + C + D o l’aggiunta di un alfa-bloccante o di basse dosi di Spironolattone.
Le linee guida inglesi raccomandano cautela nell’impiego dell’associazione Beta-bloccanti ( B ) + Diuretici ( D ) nei pazienti ad alto rischio di sviluppare il diabete. ( Xagena2004 )
Fonte: British Hypertension Society / BMJ 2004
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