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Ruolo delle terapie mirate nella ipertensione polmonare arteriosa associata a schistosomiasi


L’ipertensione polmonare arteriosa associata a schistosomiasi può essere una delle forme più diffuse di ipertensione polmonare arteriosa in tutto il mondo. Tuttavia, la risposta clinica ed emodinamica alla terapia specifica per l’ipertensione arteriosa polmonare nella ipertensione polmonare arteriosa associata alla schistosomiasi non è nota.

Sono stati analizzati retrospettivamente le cartelle cliniche di tutti i pazienti con ipertensione polmonare arteriosa associata a schistosomiasi che hanno iniziato un trattamento specifico per ipertensione arteriosa polmonare nel periodo 2003-2010 in un unico Centro di riferimento per l’ipertensione arteriosa polmonare a San Paolo, in Brasile.

I dati clinici ed emodinamici sono stati raccolti e valutati in modo retrospettivo in due periodi: al basale e post-trattamento.

La popolazione in studio era costituita da 12 pazienti con a ipertensione polmonare arteriosa associata a schistosomiasi.

I pazienti sono stati trattati con inibitori della 5-fosfodiseterasi ( n=7 ), antagonisti dei recettori della endotelina ( n=4 ), o con la terapia di combinazione ( n=1 ).
Il periodo di trattamento medio è stato di 34.9 mesi.

I pazienti con ipertensione polmonare arteriosa associata a schistosomiasi hanno presentato significativi miglioramenti in termini di classe funzionale, test di distanza percorsa in 6 minuti a piedi ( da 439 a 492 m, P=0.032 ), indice cardiaco ( da 2.66 a 3.08 L/min/m2, P=0.028 ) e resistenza vascolare polmonare indicizzata ( da 20.7 a 15.9 W/m2, P=0.038 ) con l'introduzione del trattamento specifico per l’ipertensione polmonare arteriosa.

In conclusione, la terapia specifica per la ipertensione polmonare arteriosa può essere di beneficio per i pazienti con ipertensione polmonare arteriosa associata a schistosomiasi, considerando i parametri clinici, funzionali ed emodinamici. ( Xagena2012 )

Fernandes CJS et al, Chest 2012; 141: 923-928


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